Il mondo dei Distillati alla Trattoria Falconi


E’ Bergamo una delle capitali delle grappe italiane e se ci occupiamo di grandi distillati non possiamo non pensare alle serate organizzate dall’Adid, l’Associazione Italiana Degustatori Distillati di cui Marco Falconi ne è l’interprete ed il degno rappresentante, visto che negli ultimi anni ha sempre messo a disposizione le sue energie per portare questo prodotto alla conoscenza del grande pubblico bergamasco.

La trattoria Falconi, appena fuori Bergamo esattamente a Ponteranica, è stata al centro di queste degustazioni per più di tre mesi e Marco, insieme al fratello Giorgio hanno organizzato una serie di serate a tema dove i distillati erano messi a confronto. Da una parte le grappe, grande prodotto italiano, e dall’altra i Rum, poi il Gin, la Vodka e gli Whisky.

Con la presenza di Marco Riva - Whisky Club Italia - e del Presidente di Adid Cristiano Comotti, la serata si è impreziosita perché non solo erano messi a confronto due Whisky Torbati con due Grappe Torbate, ma anche l’esperienza e il metodo di distillazione della Distilleria Franciacorta e di Castagner da Treviso. Qualche nota è d’obbligo, la prima Grappa “Torba Nera 10 anni Castagner”, ottenuta dalla distillazione delle migliori vinacce di uve rosse di Pinot Nero, Merlot e Cabernet e uve bianche di Prosecco, dove le vinacce vengono affumicate prima della distillazione e la Grappa Borgo Antico San Vitale - Le Torbiere del Lago d’Iseo, nata dalla selezione di più grappe di “solovitigno” invecchiate in botti di rovere e ciliegio precedentemente affumicate con fumo di Torba della Distilleria Franciacorta. Dall’altra parte del ring due Whisky, il primo “Caol lla 10 Anni” ritenuto da molti il più elegante tra gli whisky molto torbati, e il “Laphroaig 10 Anni Cask Strength bath” dove – come dice Marco Riva – “le sensazioni confermano e aumentano il pensiero che questa sia la migliore espressione di Laphroaig sul mercato”

Serata impreziosita anche dai piatti proposti da Giorgio Falconi, grazie a lui ci siamo predisposti alle degustazioni e per la nostra delizia i Ravioli Ricotta e Spinaci al Burro e Salvia e Pancetta Affumicata al Torbato seguiti dai Bocconcini di Fassona stufati al Laphroaig e Nebbiolo d’Alba con Patate e Polenta per finire la Torta Paradiso grapposa alla Torba.

E’ anche vero che grazie a Marco Riva, Cristiano Comotti e Marco Falconi, siamo stati accompagnati e seguiti nel mondo dei distillati con parole semplici che hanno entusiasmato la serata rendendola affascinate, poco importa se poi i più abbiano preferito le grappe agli whisky, personalmente ho avuto la meraviglia di rimanerne conquistato, una maniera entusiasmante di presentare i distillati !







I VINI DELL'ANNO PER WINE SPECTATOR:

1° Lewis Cabernet Sauvignon Napa Valley 2013



AL 2° POSTO 
CHARDONNAY DOMAINE SERENE RESERVE 2014




AL 3° POSTO 
PINOT NERO DI BEAUX FRERE 2014



SOLO AL 5° POSTO IL PRIMO VINO ITALIANO: 
BARBARESCO ASILI RISERVA 2011


La lista completa dei 100 Top 2016 
Lunedì 5 Dicembre






CANTINE LA PERGOLA - VI PRESENTIAMO IL NUOVO BREND 

E' stato il 12 Novembre che su invito del presidente Sante Bonomo e di Francesco Cittadini ho avuto l'occasione di partecipare alla presentazione del nuovo brand da 300.000 bottiglie Bio di Cantine       "La Pergola" da sempre conosciuta come Civielle Cantine della Valtènesi e della Lugana, storica Cooperativa gardesana fondata nel 1979. Cantine La Pergola è oggi l’unica cooperativa della riviera bresciana del lago di Garda formata da 45 soci -30 dei quali sono viticoltori- e 3 cooperative agricole: gli ettari coltivati sono circa 80, condotti in regime di agricoltura biologica, con una produzione media annua di 300 mila bottiglie tra Lugana Doc, Valtènesi Chiaretto e Groppello della Riviera del Garda Classico. Circa la metà approdano attualmente sul mercato certificate bio. L’obiettivo è quello di raggiungere in breve tempo il 100% di produzione messa in commercio certificata. Ma la nuova denominazione già presente sul mercato con nuove etichette e nuovo look, vuole distinguersi per l'attività di fornitura di servizi a supporto di aziende agricole e cantine del comprensorio.
Il nuovo brand è moderno, giovane e accattivante: i disegni del sole e della luna che per anni hanno contraddistinto le etichette bio di Civielle, si sono convertiti in eleganti e raffinate grafiche di Cantine La Pergola. I nomi, invece, sono rimasti gli stessi, musicali ed evocativi: Biocòra, Selene, Eos, Elianto, Zublì, Brol, Trepiò e Carpio
E l’export vale attualmente il 30% del giro d’affari complessivo, con ramificazioni non solo in Europa ma in tutti e 5 i Continenti come Corea, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, Cina, Etiopia, Brasile, Canada.
E' proprio il Presidente Sante Bonomo a spiegare come la cooperativa intende evidenziare con la presentazione di "Cantine La Pergola" l’alta qualità dei propri vini, ottenuti dai vigneti coltivati direttamente: un'attività centrale, a cui da sempre si affianca quella di supporto e servizio a decine di cantine e imprese agricole, che tutte assieme formano una rete di imprese ante litteram, ed è proprio con questo nome che la cooperativa si riappropria del nome del luogo d'origine rafforzando il legame con il territorio, la località di Moniga, chiamata “La Pergola”, rappresenta infatti da sempre uno snodo fondamentale del comparto vitivinicolo dell’intera Valtènesi, ed è da ormai da quasi quarant'anni la sede dell’attività produttiva della cooperativa.
Ed è anche per sottolineare questa appartenenza al territorio che la cooperativa ha voluto accompagnare il lancio del marchio “Cantine La Pergola” con la pubblicazione del volume “Agricoltura e cooperazione sul Garda Bresciano (1841- 2016)”, scritto dal giornalista e ricercatore gardesano Pier Giuseppe Pasini e presentato a Moniga nel corso dell’evento.
Il libro tra le altre cose può essere sfogliato sul sito www.cantinelapergola.it oppure richiesto a info@cantinelapergola.it




CHALLENGE EUPOSIA 2016

LA COMPETIZIONE EUROPEA DEDICATA AI VINI 

CHAMPENOISE E METODO CLASSICO


Bere Bene in greco antico significa Euposia, ed è proprio nel 2002 che nasce la rivista Euposia per aiutare a conoscere meglio il vino, i terroir e le aziende che producono i vini più interessanti in Italia e all'estero.

Nove anni fa nasceva il Chellenge Euposia bollicine del mondo, un Concorso mondiale che vuole sottolineare i migliori vini con le bollicine, e anche quest’anno l’11 e 12 novembre tornerà la nona edizione di questo evento come sempre in una location importante come l’Aqualux Hotel di Bardolino.

Anche noi di Sommelierfriend faremo parte della giuria invitati per l’occasione a degustare i vini dell’eccellenza, dallo Champagne al metodo Classico e poi Cremant d’Alsace e de la Loire, i Cava spagnoli, le Blanquette de Limoux, i “Cap Classique” sudafricani, i “Merreth method” inglesi, gli Italiani Franciacorta, Trentodoc, Oltrepo, Alta Langa, Durello, Alto Adige. Tutta una serie di prodotti italiani ma anche dal resto del mondo come Portogallo, Spagna, Francia, Regno Unito, Germania.

Vini comunque sempre ottenuti con la “rifermentazione in bottiglia” che rappresenta l’eccellenza nelle produzioni dei vini.

Una degustazione di Vini rigorosamente alla cieca, per decretare il migliore, l’eccellenza nel mondo del Metodo Classico e Champenoise e anche da vitigni autoctoni nella versione secca e Rosè. Saranno 30 i professionisti scelti a decretare la bolla perfetta, tra enologi, giornalisti e chef specializzati nel mondo della rifermentazione in bottiglia, in collaborazione con il Consorzio Durello ed il Gran Jury Europèen. Il Presidente di Giuria sarà il giornalista Paolo Baracchino oltre alla presenza della sommellerie mondiale dal Messico ad Andorra, dalla Svezia e dalla Gran Bretagna fino al Giappone, e dall’italia con giornalisti di Civiltà del Bere e del Gambero Rosso.

Ma vediamo come nasce questa idea, quando qualche anno fa quattro appassionati di Champagne come Severino Barzan, Luigi Bortolotti, Carlo Rossi e Beppe Giuliano parlando delle “bollicine” italiane si rendono conto dell’influenza nel mondo della scuola francese per eccellenza, quella in champagne, e per convincere i produttori italiani che le nostre bolle sono importanti, bisognava che ci si confrontasse coi colleghi d’Oltralpe e con tutti quei vignaioli che in ogni parte del mondo, ad ogni latitudine, utilizzando ogni vitigno possibile, danno vita a Metodo classici.


Nasce allora la prima grande selezione, ma attenzione non basta essere “frizzanti”, per accedere al Concorso è d’obbligo la rifermentazione in bottiglia, il metodo codificato da Dom Perignon 

Ecco che nasce il Challenge Euposia e la sua prima denominazione “Bollicine del Mondo” che vuole premiare l’universalità del Metodo Classico, lo spumante per definizione che anima il Challenge anno dopo anno.

Ed è dalla Bottega del Vino – sancta sanctorum del vino a Verona – che inizia il percorso del Challenge, ad oggi incredibilmente uno dei Concorsi più imitati in Italia e nel Mondo

Un occhio ancora ai vini in degustazione che arrivano veramente da ogni parte del globo, Brasile Argentina Messico, India e naturalmente grandi Maison come Philipponat, Pannier, Roederer, e poi dalla Turchia e da Andorra che per la prima volta partecipano ad un International-Challenge.

Abbiamo provato a chiedere a Beppe Giuliano il futuro delle bollicine di casa nostra e ci ha regalato un panorama roseo e brillante con la possibilità di ottenere vini importanti anche da vitigni autoctoni, con la denominazione Lessini Durello, Lugana Bardolino e Chiaretto senza dimenticare i grandi Franciacorta.

Non dimentichiamo i partner dell’evento come Aqualux Hotel e Spa a Barbolino e l’Unione degli Albergatori e Ristoratori, il comune di San Zeno di Montagna, la Taverna Kus che ospiterà la cena di gala


… In Alto i Calici




Ecco i produttori e le loro etichette, sono le New Entries del 2016  che si sono distinti durante gli assaggi, sorprendendo i degustatori e conquistandosi così un posto al Merano WineFestival 2016!
lunedì 7 novembre, nella Czerny Saal del Kurhaus, 44 aziende varcheranno per la prima volta la soglia del Merano WineFestival con i loro vini.
La lista completa...


Abruzzo
Marchesi De’ Cordano
Campania
Casa Vinicola Setaro
De’ Gaeta – Kumor Bozena
Guerriero
Terre Stregate
Viticoltori Migliozzi
Vigne di Malies
Vini Ocone
Mazzella Nicola
Emilia Romagna
Fattoria Paradiso Di Bertinoro
Ottaviani Enio
Friuli Venezia Giulia
Kurtin Wines
Le Monde
Lombardia
Fratelli Berlucchi
Lantieri De Paratico

Piemonte
Castello Di Neive
L’Astemia Pentita
Palladino
Triacca
Puglia
Felline
Tenute Eméra di Claudio Quarta Vignaiolo
Sardegna
Atha Ruja Poderi
Cantina Castiadas
Pala
Siddura
Tenuta Olianas
Vigne Rada Alghero
Sicilia
Cantine Patria
Toscana
Aia Vecchia
Carpineto
Cava D’Onice
Gianni Brunelli
Icario
La Magia
Monteraponi
Poggio Bonelli
Orlandini
Trentino
La Vis
Umbria
Cantine Briziarelli
Veneto
Carpenè Malvolti
La Giuva
Quota 101
Tenuta Il Canovino
Tenuta Ugolini







Le magie del Vino


Renato Rovetta

Amo parlare di vino, amo assaggiarlo, degustarlo, viverlo, vederne le sfumature. A volte mi affascinano i suoi colori altre i profumi, vado alla ricerca di sentori che mi riportano a ricordi di vendemmie, di odori di cantina che ti penetrano, guardi quel vino e ti vedi dietro al trattore in bicicletta a respirare la passione di quei grappoli e anche un pò di gasolio agricolo.

Un vino deve essere subito presente, deve dirti tutto d'un fiato com'è, poi lentamente può svelare altri piccoli segreti; ecco, così mi piace degustare.

Ora, dopo aver trovato quel vino così speciale lo cerchi, magari in enoteca o al ristorante oppure in questi locali dedicati al vino, lo chiedi e ti senti dire che no, non c'hanno quel vino lì, ma qualcosa che gli assomiglia, che il fornitore gli ha consigliato. Ho diversi amici che vendono vino, sono preparati e ti chiedono consigli; a volte sono loro a raccontarmi di certe particolarità di un vino o di una cantina.

Ecco di loro potete fidarvi, c'è da "tirar su le orecchie" invece quando il fornitore ti dice che quel vino è straordinario mentre di straordinario ha solo il prezzo gonfiato. Il vino poi, perde di magia quando a illuderti è proprio il proprietario del locale, che dopo aver spuntato un prezzo decisamente concorrenziale con il fornitore, ti propone un Prosecco a 2.50 /3.00 Eurini al calice, quando sappiamo benissimo che con quei soldi compri una bottiglia.

Per questi personaggi la magia è veder la cassa piena a fine serata, e noi siamo qui a cantar le lodi di vini che non troveremo mai ne' al ristorante e nemmeno in enoteca !






La Gran Fiera di Borgo San Donnino 


Non poteva nascere in altro luogo che qui la manifestazione ospitata nel centro storico nei giorni centrali della Gran Fiera di San Donnino: sabato 8 e domenica 9 ottobre, #Borgofood, la vera Emilia è qui. 
E anche il Team di Sommelierfriend sarà presente per incontrare i 200 espositori delle eccellenze alimentari e artigiane, 350 prodotti, 70 punti di degustazione, 12 show cooking, 25 incontri con i produttori, 12 spettacoli di animazione, teatro, musica sono i coprotagonisti di un evento globale, che è un racconto su Fidenza, sul suo bagaglio di tradizioni e sulle sue forze di innovazione.

Narrare la ricchezza dell’antica Borgo San Donnino attraverso accattivanti formule di intrattenimento e di spettacolo come il Mercato delle eccellenze dell’Emilia-Romagna in Piazza Garibaldi, l’Osteria del Maiale nel Cortile del Municipio, la Piazza del Benessere in Piazza della Repubblica, il Sambot per il teatro del gruppo Koinè e il Mercato delle Vie Francigene, in via Malpeli Aspettando November Porc. 

Vino e birra artigianale troveranno spazio in Via Cavour, la Via del Buon Bere; Via Berenini è la Via di OrtoColto: erbe aromatiche e fiori eduli in un tripudio di colori e profumi. Nel nuovo spazio del Cortile San Giovanni troverà posto il Gran banco dei formaggi, mentre nei locali dell’ex-liceo viene ospitata la mostra Quattrostagioni, in collaborazione con l’azienda Bormioli. E poi show-cooking con i cuochi fidentini in Piazza Garibaldi, che proporranno le ricette della tradizione, e food blogger in Piazza Verdi. Non mancherà infine l’antico mercato del bestiame al Foro Boario. Tanti e importanti i partner in questo racconto globale che collaborano con Fidenza al Centro (gli esercenti del Centro Storico e le Asso­ciazioni di categoria che li rap­presentano): Slow Food Emilia-Romagna, il Consorzio del Parmigiano-Reggiano, November Porc e Stra­da del Culatello, Chef to Chef Emilia-Romagna Cuochi, Fa la Cosa Giusta, OrtoColto, Aevf (Associazione Europea delle Vie Francigene).






Ristoratori e tappo a vite, Il Diavolo e l'Acqua Santa


di Renato Rovetta

Perchè al ristorante non ci propongono vini con il tappo a vite? semplice perchè al ristoratore non piacciono, perchè non lo ritengono poetico, probabilmente ritengono più poetico l'odore del tappo di sughero nel vino. 

Mi è capitato durante l'estate, per lavoro ma anche per piacere, di frequentare ristoranti e in alcuni di essi l'amara sorpresa del vino che sapeva di tappo, non appena chiedevo come mai non avessero una linea di vini con il tappo a vite, il famoso Stelvin, dicevano che ero uno sprovveduto che non sapevo le differenze, molti si sono spinti a consigliarmi un corso per sommelier.

Credo invece - cari ristoratori - che siate rimasti legati ad un vecchio ricordo del tappo di sughero e lo siate ancora di più perchè non vi adeguate alle esigenze di produttori e clienti, nemmeno volete tener a mente che se fate un salto in qualche stato estero come il Canada ma anche in Germania con i suoi Reasling in qualsiasi ristorante o enoteca troverete grandi vini con il loro bel tappo a vite, anche bottiglie di vino italiano, al contrario non potrebbero essere esportati. 

Ma veniamo al ristoratore, è' lui che rabbrividisce se il produttore glielo propone, è lui che detta legge. Vi spiego: un produttore che fa poche bottiglie, ha la piacevolezza di venderle senza avere resi, ma quando una partita di tappi di sughero è contaminata, le bottiglie che sanno di tappo ritornano in cantina e il danno per un piccolo produttore può essere pesante ma con il tappo a vite questo problema non esiste più. 

Qualche anno fa si è usato lo Stelvin su un vino importante, il Clare Valley Semillon 1999, per un test durato ben dieci anni, e condotto dall' Australian Wine Research Institute, bene all'apertura delle bottiglie i numerosi degustatori internazionali hanno trovato un vino evoluto, importante senza nessuna ossidazione. 

Il tappo a vite diventerà sempre di più una garanzia per consumatori e produttori, ma questo quand'è che lo impareranno i ristoratori?



Questa è l'evoluzione del colore nei dieci anni di affinamento con il tappo a vite




















Con grande piacere ospitiamo Luigi Salvo 

Degustatore internazionale e Direttore della rivista 

GiornaleVinoCibo.com che ha incontrato Claudio Sadler




I piatti di Claudio Sadler in abbinamento ai vini siciliani Fischetti e Feudo Disisa  

                                             

di Luigi Salvo

Claudio Sadler milanese 60 anni è uno tra gli chef più famosi d’Italia, bi-stellato Michelin ha festeggiato 30 anni di ristorazione e 25 anni di stelle Michelin, innovatore che ha sempre amato anticipare le mode è apprezzatissimo sia in Giappone che negli Stati Uniti è anche autore di numerose pubblicazioni tematiche.
Sadler inizia la sua avventura nel 1986 con L’Osteria di Porta Cicca in Ripa di Porta Ticinese a Milano, la luce della prima stella Michelin arriva nel 1991, la seconda giunge nel 2002 nel ristorante di via Troilo. Oggi Sadler è in via Ascanio Sforza 77 sempre a Milano ed accanto ha aperto Chic’n Quick Trattoria Moderna, bistronomia d’autore dal mood casual.



Lo scorso Lunedì 26 settembre da “Charme Officina Cucina” di Alcamo con la sua lezione-showcooking ha ammaliato appassionati, addetti ai lavori e stampa, la sua cucina tecnica e di sostanza ha incontrato il vino siciliano, ho selezionato quattro vini da proporre in abbinamento alle sue intriganti creazioni.

1- L’entrè è la zuppa di melone , maionese alle mandorle e semi di melone, polvere di prosciutto crudo e pepe di Sezchuan, una preparazione aromatica e profumata con grandi tendenze dolci.



2- Il Carpaccio di astice con maionese di pomodoro bianca e sedano croccante è delizioso, perfetto equilibrio tra morbidezza, tendenza acida e piacevolissima croccantezza. Fantastico in connubio con il Chara 2015 Feudo Disisa, miglior vino bianco di Vinitaly 2016, un catarratto-inzolia che strega per freschezza, corpo e lunga scia di persistenza.




3- La Fregola sarda con ragù di polpo, zafferano e tocco di peperoncino, è un piatto apparentemente semplice ma, cela una gran personalità, un viaggio di profumi ed aromi domato a pieno da un Etna di grande profilo, il Muscamento Etna Bianco Doc 2015 Fischetti da vigne centenarie di carricante e catarratto, che coniuga freschezza di beva, materica sostanza e tenacia sapida.




4- La serigrafia di ombrina con caviale nero di cous cous, limone, insalata di patate e asparagi, tecnica e cuore in un piatto che, cromaticamente austero, mette in luce un nitida armonia di sapori. Il Muscamento Etna Rosato Doc 2015 Fischettida uve nerello mascalese e nerello cappuccio è la sublimazione perfetta dell’abbinamento, un rosato dal sorso pieno, che tra nerbo acido e spessore gustativo, rincorre il gusto della preparazione.


5- Chiusura con la zuppa di fichi d’India con crema bruciata di cassata, ultimo incanto da degustare che sancisce lo straordinario viaggio di sensazioni, in abbinamento con la vendemmia tardiva di Grillo Krysos 2008 Feudo Disisa, una visione dolce dell’uva grillo in un vino con 120gr di zucchero residuo, compagno ideale di un elegante dessert.








AL VIA LA NONA EDIZIONE DEL CHALLENGE EUPOSIA, 
PRIMA ED UNICA STORICA COMPETIZIONE EUROPEA 
ALLA CIECA DEDICATA AI VINI
CHAMPENOISE E METODO CLASSICO

Molte le novità in arrivo per sancire l’originalità di un format tutto nato in terra veronese nel 2007 e che ha trovato nel corso del tempo numerose imitazioni, in Italia all’estero, e anche al di fuori dell'Unione Europea. E’ la nona edizione del "Challenge Euposia Bollicine del mondo" che si svolgerà nel bellissimoHotel Aqualux Spa & Suite di Bardolino, quattro stelle superiore, nei giorni 11 e 12 novembre prossimi, di proprietà della famiglia Viola, da sempre attiva nel settore dell'olio extravergine di oliva di Alta Qualità del Lago di Garda, sponda veronese. Una kermesse rigorosamente cieca voluta dalla rivista nazionale veronese, diretta da Beppe Giuliano, attiva da oltre quindici anni per decretare , secondo una giuria di 30 professionisti scelti tra enologi, giornalisti e chef specializzati nel metodo della rifermentazione in bottiglia, in collaborazione con il Consorzio del Durello, il Grand Jury Europeenne, e secondo il loro metodo, per stabilire la top grid nei settori del metodo classico e champenoisee, elaborati anche con le uve autoctone, e provenienti da tutti i territori vocati. Solamente versioni secche, anche per i Rosè, per partecipare ad una occasione imperdibile e pressochè a "costo zero" per le cantine partecipanti, di dotarsi di un premio prestigioso , spendibile anche con profitto in occasione delle festività di fine anno. Il tradizionale open day che darà la possibilità agli appassionati di assaggiare i vini in gara, è il gustoso contorno di questa prestigiosa manifestazione  copiata da molte parti. Tra le novità di quest’anno l’apertura della giuria e l’attesa per importanti componenti dall’America Latina, dalla Spagna, Andorra, Svezia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone, Francia, Libano e ovviamente, Italia, in un importante sforzo organizzativo per quella che si prospetta come una sorta di olimpiade del metodo classico e champenoisee, viste le provenienze da tutto il mondo.Severino Barzan, Tom Stevenson ed Alessandro Scorsone sono stati i Presidenti nelle edizioni scorse. Top secret ancora il nome del Presidente di giuria per quest'anno, che verrà rivelato solamente in occasione dell’avvio della kermesse. Invece pronto al debutto è il sito web del challenge, Challenge Euposia, che verrà implementato grazie alla collaborazione con l’emergente ed innovativa giovane agency specializzata nella comunicazione digitale, e veronese anch’essa, Pensiero Visibile, partner in tutti gli aspetti della creatività, facendone un sito particolarmente accattivante. Il Presidente Onorario, Severino Barzan, emerito esponente del Grand Jury Europeenne, e conosciutissimo in tutto il mondo, past owner della Bottega del Vino, ha dichiarato “una bella occasione per la valorizzazione dei prodotti di eccellenza, come le bollicine elaborate secondo il difficile metodo della rifermentazione in bottiglie, e per ricordare anche amici che non sono piu’ tra noi ma che hanno dato moltissimo, come qui a Verona Daniele Zamuner e sua moglie Gabriella, per il successo di questo metodo”. Il notaio Mattia Marino certificherà i risultati ottenuti


Da sabato 1 a lunedì 3 ottobre 2016 
al Palazzo delle Stelline di Milano 

Torna l’appuntamento con Bottiglie Aperte 
La quinta edizione di un evento unico nel suo genere 


Negli oltre 5000 metri quadri della struttura che ospita la manifestazione, oltre 150 aziende vinicole esibiscono i propri prodotti agli addetti ai lavori e agli appassionati, raccontano le loro migliori etichette attraverso oltre 20 degustazioni verticali. Tanto vino ottimo, da scoprire e degustare, cela va sans dire. 

L’edizione 2016 presenta molte novità, dagli incontri sulle nuove tecnologie allo lo story telling del food&wine, dal potere dell’immagine e del marketing alle nuove tendenze di consumo. Inoltre quest’anno Bottiglie Aperte invade le strade di Milano con il “Fuori Bottiglie Aperte” 

La quinta attesissima edizione della kermesse milanese creata e organizzata da Federico Gordini, comunicatore del food e del vino, ideatore e protagonista di alcuni dei più grandi eventi enogastronomici milanesi (The Tank, Milano Food Week) e di numerosi format di successo in collaborazione con Aliante Business Solution, è in calendario dall’1 al 3 ottobre 2016 al Palazzo delle Stelline di Milano. Il programma è ricco e ha un obiettivo ambizioso: riunire le aziende al vertice dell’enologia nazionale, ambasciatori indiscussi del proprio territorio e della ricchezza vinicola regionale, con grandi produttori e cantine di nicchia che trovano nella manifestazione la giusta opportunità per tessere contatti importanti. 

Dietro ad un grande evento, c’è una grandissima squadra 

Bottiglie Aperte, si sa, è dal 2012 il luogo d’incontro privilegiato per gli operatori del settore enologico e in particolare per i professionisti del canale Horeca, che continuano a scegliere la manifestazione per confrontarsi sui trend vinicoli e sulle ultime novità in fatto di retail e somministrazione. Se Verona è la capitale fieristica del vino, Milano è senza dubbio la piazza più importante dal punto di vista commerciale, barometro delle vendite e termometro delle tendenze di consumo a livello nazionale. 

Per la quinta edizione Bottiglie Aperte cresce ancora, coinvolgendo un numero sempre maggiore di realtà vinicole di alto profilo, espressione dell’eccellenza dei territori italiani. Per la prima volta ci sarà anche un’area dedicata allo Champagne con alcune delle più importanti Maison riunite per offrire una selezione di bottiglie unica. 

Quest’anno gli organizzatori hanno deciso di affiancare al proprio lavoro di selezione una grande squadra di autorevoli conoscitori del panorama vinicolo italiano del calibro di Luca Gardini, esperto comunicatore del vino e influente palato italiano a livello internazionale, Andrea Grignaffini, giornalista e direttore creativo di Spirito di Vino, Enzo Vizzari direttore de Le Guide de L’Espresso, Andrea Gabbrielli, firma del Gambero Rosso, Pierluigi Gorgoni docente di Enologia alla Scuola Alma ed Orazio Vagnozzi board KPMG, membro GJE e grande collezionista di vini. 

Milano capitale del Vino per 3 giorni 

Una fiera del vino da scoprire con il walk around tasting. Ciascun visitatore potrà costruire un percorso di degustazione completamente customizzato e dare un voto ai vini in degustazione. Sono a disposizione dei sommelier multilingue capaci di interfacciarsi con il pubblico italiano e straniero per raccontare le etichette nelle loro lingue d’origine, dal russo al cinese. 

Non solo banchi: una decina di Master Class e oltre 20 degustazioni verticali saranno guidate da illustri performer del panorama enologico e dedicate ad alcune tra le più blasonate etichette italiane; non mancheranno neppure le imperdibili Master Class ad iscrizione condotte dal sommelier campione del mondo Luca Gardini. Il mattatore romagnolo racconterà alcuni tra i più amati vini-simbolo del panorama italiano, degustandone in esclusiva le migliori annate. 

Riconoscimenti 

Un capitolo molto importante è rappresentato dai riconoscimenti nazionali dedicati a chi opera nel settore. A grande richiesta tornano gli ambitissimi Wine Style Award e Wine List Award, perfettamente in linea con lo spirito di Bottiglie Aperte e la sua impostazione “milanese”: attenta agli aspetti della comunicazione e del marketing da un lato e alla vendita e relazione con il cliente dall’altro. Entrambi i premi sono assegnati da una giuria tecnica. 

Il Wine Style Award, va all’azienda con la miglior comunicazione e immagine coordinata. Oggi non basta fare del buon vino, bisogna anche saperlo proporre e comunicarlo in modo accattivante. La giuria sarà composta da giornalisti fuori settore, esperti di moda, comunicazione e design. L’anno scorso sul podio sono salite la Cantina siciliana Planeta (miglior comunicazione social), e le due aziende piemontesi Elvio Cogno (miglior sito web) e Vietti (miglior packaging). 

Il Wine List Award, invece, è pensato per i locali con servizio di somministrazione e premia la migliore carta dei vini. Il riconoscimento è aperto a tutti i ristoranti d’Italia divisi per categorie. I concorrenti saranno giudicati da giornalisti, enologi ed esperti del settore. Nel 2015 ad aggiudicarsi il titolo sono stati La Ciau del Tornavento di Treiso (miglior ristorante stellato), La Pergola di Roma (miglior grande ristorante di albergo), Locanda Mariella di Calestano (migliore trattoria tradizionale), Enoteca dei 100 Barolo di Cologno Monzese (categoria Enotavole), Langosteria di Milano (miglior ristorante a tema) e Wicky’s di Milano (miglior etnico). 

In Città 

Per l’edizione 2016 il programma si arricchisce anche di un “fuori Bottiglie Aperte”. Durante la settimana della manifestazione, dal 26 settembre al 3 ottobre, infatti, saranno organizzati numerosi eventi e appuntamenti in città. Ogni Cantina sarà abbinata a un locale o a un ristorante che ospiterà i suoi vini, con tasting e appuntamenti enogastronomici ad hoc. Si va dal singolo piatto ad un menù completo per la ristorazione, dalle mini-verticali nelle enoteche e wine bar agli intriganti gli aperitivi ideati per il mondo dei cocktail bar, dove saranno chiaramente protagoniste bolle e bollicine. 

L’obiettivo è quello di permettere anche al pubblico dei milanesi e ai tanti turisti che visitano il capoluogo lombardo di vivere l’evento da una diversa prospettiva, certamente non meno appassionante, e di valorizzare le attività che si occupano del vino e della sua commercializzazione durante tutto l’anno. 

Le principali zone coinvolte nel Fuori Bottiglie Aperte sono quelle più calde e frequentate dalla movida come Garibaldi, Moscova, Brera, Navigli-Ticinese, Tortona, Sempione, Montenero-Premuda, Muratori-Orti, Ravizza, Raffaello Sanzio, Isola. 

La tecnologia & vino, retail e consumi 

Sempre più spazio, infine, avranno i convegni e i workshop dedicati all’approfondimento di temi di attualità vinicola. Si parlerà di lotta alla contraffazione, ma anche di family business e ricambio generazionale all’interno delle aziende, del ruolo centrale del territorio come elemento di rafforzamento del brand e dell’importanza del marketing. 

Tra i temi centrali legati al trade c’è ovviamente anche quello del retail, dei wine bar e dei wine corner. Oggi queste realtà sono, giustamente, apprezzate dalle aziende per il supporto e il ruolo di ambasciatrici nei confronti dei loro prodotti. Saranno questi le basi su cui si svilupperà l’interessante workshop del lunedì dalle 10.30, realizzato in collaborazione con la testata Mixer nostro media partner. 
Champagne! 

Lunedì 3 ottobre sarà anche la giornata dedicata alle bollicine. Per la prima volta il Club Excellence dei distributori e importatori di vini e distillati dedica una giornata intera alla manifestazione con la presenza di molte tra le maison più importanti del mondo. Louis Roederer, Jaquesson, Paul Bara, R. Poullion, Mailly Grand Cru, sono solo alcuni dei marchi degustabili dai visitatori; un’offerta che arricchisce il già fitto programma di Bottiglie Aperte ma che conferma quanto la manifestazione si stia consacrando come punto di riferimento per tutti gli appassionati e gli esperti di settore. 

Dalle 10.30 alle 19.00 i distributori ed esperti si confronteranno sul mondo dello champagne e dei vini alsaziani, non mancheranno momenti di degustazione e riflessione in cui il pubblico sarà protagonista. 

2.0, social network e storytelling- #socialdiva 

Blogger e fotografi racconteranno come narrare il vino e il cibo attraverso messaggi e fotografie, che siano smartphones o macchine professionali. Si va dai metodi tradizionali di scatto e lavorazione delle immagini alle più sofisticate app per fotoritocco. Un universo infinito di possibilità che permette ad ogni consumer di esprimersi ad alti livelli.


INFO PRATICHE 

Per maggiori informazioni www.bottiglieaperte.it.

Le aziende vinicole che desiderano partecipare all’edizione 2016 possono completare il form all’indirizzo www.bottiglieaperte.it/selezione


Prezzi 

Biglietto giornaliero 35 euro Pacchetto 2 giorni 60 euro 

Pacchetto 3 giorni 75 euro 

Operatori del settore Horeca . Ristorazione : ingresso gratuito, rehistrazione obbligatorio sul sito 

Tariffa speciale per Soci Fisar Ais e Onav 


COME ARRIVARE 

Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61, 20123 Milano. 

Metro: MM1/MM2 Cadorna, MM1 Conciliazione, MM2 S. Ambrogio 

Treno: FNM Stazione Cadorna Tram: 16-19 Autobus: 50-58-67-94 



UFFICIO STAMPA 

Les Enderlin 

veronique@enderlin.it        340 8525313