UN MONDO NEI ROSA



Per molti una moda, per altri uno stile di vita; molti lo apprezzano fermo, altri spumantizzato Martinotti o Metodo Classico, rimane il fatto che il Rosè, Chiaretto o Rosato è diventato il vino che concentra su di sè l’attenzione della stampa internazionale e degli intenditori del Rosa nel mondo.





Ogni regione ha il suo Rosato, in provincia di Brescia e Verona lo chiamano Chiaretto, in Franciacorta Rosé, in Puglia e in molte altre regioni italiane Rosato, e ci piace piace davvero molto; sono molte le manifestazioni che hanno al centro dell’interesse comune il vino Rosato, come Pink a Cannes, dove i produttori di Rosè del mondo intero, hanno incontrato una selezione di acquirenti internazionali. Questo grazie anche alla regia di Jean Marc Ducasse coadiuvato dalla strepitosa Sofia Biancolin e Laurent Fiore; uno dei momenti centrali è stata la presentazione degli Pink Awards 2017 nel Teatro Debussy , il Teatro del Festival, i premi insieme ai produttori ed hai loro vini, hanno celebrato il matrimonio con i piatti di diverse realtà della alta ristorazione di Cannes. Senza dimenticare le splendide degustazioni realizzate nella “Tasting Zone” che hanno sottolineato la piacevolezza delle giornate dedicate a questa tipologia di vino, oltre ai vari Masterclass che si sono succeduti e presentati da grandi sommelier.

Un paio di giorni prima esattamente il 13 Febbraio nel centro di Milano al Savini tempio della ristorazione, il Rosé della Riviera bresciana è tornato sotto i riflettori per il Déblocage del Chiaretto Valtènesi 2017, da disciplinare messo in commercio dal giorno di San Valentino. Anche in questa occasione abbiamo apprezzato le parole del Presidente del Consorzio Valtènesi  Alessandro Luzzago del Direttore Carlo Alberto Panont e di Mattia Vezzola Vicepresidente; si sono alternati spiegando come sia diventato importante partire con l’idea di “Fare” un Chiaretto, e non di usare le uve rimaste per lo stesso utilizzo. Una produzione mirata alla realizzazione di un Rosé importante, che abbia una cromia di colori suggestivi, dal Petalo di Rosa al Rosa Salmone, delicato nei sentori, e con il gusto della Primavera, della festa, dell’incontro al tramonto in riva al lago. E' nata così molto tempo fa - hanno raccontato - una bella storia d’amore quella tra il Senatore Pompeo Molmenti appassionato di enologia e Amalia Brunati gardesana, il matrimonio portò Pompeo nei vigneti di Amalia a Moniga del Garda, e nel 1896 codificò per la prima volta il procedimento per la produzione di Chiaretto che a quei tempi veniva chiamata Claretto.

L’appuntamento al Savini ha portato anche un testimone d’ eccezione come Riccardo Camanini, cuoco stellato gardesano che ha suggerito prima di tutto quanto sia importante proporre nella ristorazione il Chiaretto tra i vini del territorio, oltre poi ad averlo abbinato ad un piatto tipico della sua cucina. Molti poi gli appuntamenti che vedranno con il Chiaretto Valtènesi, al centro del mondo, da ProWein a Dusseldorf al Vinitaly di Verona per arrivare al classico appuntamento di Giugno con "Italia in Rosa", una tra le più importanti vetrine internazionali dedicata ai vini Rosati.