Ecco i produttori e le loro etichette, sono le New Entries del 2016  che si sono distinti durante gli assaggi, sorprendendo i degustatori e conquistandosi così un posto al Merano WineFestival 2016!
lunedì 7 novembre, nella Czerny Saal del Kurhaus, 44 aziende varcheranno per la prima volta la soglia del Merano WineFestival con i loro vini.
La lista completa...


Abruzzo
Marchesi De’ Cordano
Campania
Casa Vinicola Setaro
De’ Gaeta – Kumor Bozena
Guerriero
Terre Stregate
Viticoltori Migliozzi
Vigne di Malies
Vini Ocone
Mazzella Nicola
Emilia Romagna
Fattoria Paradiso Di Bertinoro
Ottaviani Enio
Friuli Venezia Giulia
Kurtin Wines
Le Monde
Lombardia
Fratelli Berlucchi
Lantieri De Paratico

Piemonte
Castello Di Neive
L’Astemia Pentita
Palladino
Triacca
Puglia
Felline
Tenute Eméra di Claudio Quarta Vignaiolo
Sardegna
Atha Ruja Poderi
Cantina Castiadas
Pala
Siddura
Tenuta Olianas
Vigne Rada Alghero
Sicilia
Cantine Patria
Toscana
Aia Vecchia
Carpineto
Cava D’Onice
Gianni Brunelli
Icario
La Magia
Monteraponi
Poggio Bonelli
Orlandini
Trentino
La Vis
Umbria
Cantine Briziarelli
Veneto
Carpenè Malvolti
La Giuva
Quota 101
Tenuta Il Canovino
Tenuta Ugolini







Le magie del Vino


Renato Rovetta

Amo parlare di vino, amo assaggiarlo, degustarlo, viverlo, vederne le sfumature. A volte mi affascinano i suoi colori altre i profumi, vado alla ricerca di sentori che mi riportano a ricordi di vendemmie, di odori di cantina che ti penetrano, guardi quel vino e ti vedi dietro al trattore in bicicletta a respirare la passione di quei grappoli e anche un pò di gasolio agricolo.

Un vino deve essere subito presente, deve dirti tutto d'un fiato com'è, poi lentamente può svelare altri piccoli segreti; ecco, così mi piace degustare.

Ora, dopo aver trovato quel vino così speciale lo cerchi, magari in enoteca o al ristorante oppure in questi locali dedicati al vino, lo chiedi e ti senti dire che no, non c'hanno quel vino lì, ma qualcosa che gli assomiglia, che il fornitore gli ha consigliato. Ho diversi amici che vendono vino, sono preparati e ti chiedono consigli; a volte sono loro a raccontarmi di certe particolarità di un vino o di una cantina.

Ecco di loro potete fidarvi, c'è da "tirar su le orecchie" invece quando il fornitore ti dice che quel vino è straordinario mentre di straordinario ha solo il prezzo gonfiato. Il vino poi, perde di magia quando a illuderti è proprio il proprietario del locale, che dopo aver spuntato un prezzo decisamente concorrenziale con il fornitore, ti propone un Prosecco a 2.50 /3.00 Eurini al calice, quando sappiamo benissimo che con quei soldi compri una bottiglia.

Per questi personaggi la magia è veder la cassa piena a fine serata, e noi siamo qui a cantar le lodi di vini che non troveremo mai ne' al ristorante e nemmeno in enoteca !






La Gran Fiera di Borgo San Donnino 


Non poteva nascere in altro luogo che qui la manifestazione ospitata nel centro storico nei giorni centrali della Gran Fiera di San Donnino: sabato 8 e domenica 9 ottobre, #Borgofood, la vera Emilia è qui. 
E anche il Team di Sommelierfriend sarà presente per incontrare i 200 espositori delle eccellenze alimentari e artigiane, 350 prodotti, 70 punti di degustazione, 12 show cooking, 25 incontri con i produttori, 12 spettacoli di animazione, teatro, musica sono i coprotagonisti di un evento globale, che è un racconto su Fidenza, sul suo bagaglio di tradizioni e sulle sue forze di innovazione.

Narrare la ricchezza dell’antica Borgo San Donnino attraverso accattivanti formule di intrattenimento e di spettacolo come il Mercato delle eccellenze dell’Emilia-Romagna in Piazza Garibaldi, l’Osteria del Maiale nel Cortile del Municipio, la Piazza del Benessere in Piazza della Repubblica, il Sambot per il teatro del gruppo Koinè e il Mercato delle Vie Francigene, in via Malpeli Aspettando November Porc. 

Vino e birra artigianale troveranno spazio in Via Cavour, la Via del Buon Bere; Via Berenini è la Via di OrtoColto: erbe aromatiche e fiori eduli in un tripudio di colori e profumi. Nel nuovo spazio del Cortile San Giovanni troverà posto il Gran banco dei formaggi, mentre nei locali dell’ex-liceo viene ospitata la mostra Quattrostagioni, in collaborazione con l’azienda Bormioli. E poi show-cooking con i cuochi fidentini in Piazza Garibaldi, che proporranno le ricette della tradizione, e food blogger in Piazza Verdi. Non mancherà infine l’antico mercato del bestiame al Foro Boario. Tanti e importanti i partner in questo racconto globale che collaborano con Fidenza al Centro (gli esercenti del Centro Storico e le Asso­ciazioni di categoria che li rap­presentano): Slow Food Emilia-Romagna, il Consorzio del Parmigiano-Reggiano, November Porc e Stra­da del Culatello, Chef to Chef Emilia-Romagna Cuochi, Fa la Cosa Giusta, OrtoColto, Aevf (Associazione Europea delle Vie Francigene).






Ristoratori e tappo a vite, Il Diavolo e l'Acqua Santa


di Renato Rovetta

Perchè al ristorante non ci propongono vini con il tappo a vite? semplice perchè al ristoratore non piacciono, perchè non lo ritengono poetico, probabilmente ritengono più poetico l'odore del tappo di sughero nel vino. 

Mi è capitato durante l'estate, per lavoro ma anche per piacere, di frequentare ristoranti e in alcuni di essi l'amara sorpresa del vino che sapeva di tappo, non appena chiedevo come mai non avessero una linea di vini con il tappo a vite, il famoso Stelvin, dicevano che ero uno sprovveduto che non sapevo le differenze, molti si sono spinti a consigliarmi un corso per sommelier.

Credo invece - cari ristoratori - che siate rimasti legati ad un vecchio ricordo del tappo di sughero e lo siate ancora di più perchè non vi adeguate alle esigenze di produttori e clienti, nemmeno volete tener a mente che se fate un salto in qualche stato estero come il Canada ma anche in Germania con i suoi Reasling in qualsiasi ristorante o enoteca troverete grandi vini con il loro bel tappo a vite, anche bottiglie di vino italiano, al contrario non potrebbero essere esportati. 

Ma veniamo al ristoratore, è' lui che rabbrividisce se il produttore glielo propone, è lui che detta legge. Vi spiego: un produttore che fa poche bottiglie, ha la piacevolezza di venderle senza avere resi, ma quando una partita di tappi di sughero è contaminata, le bottiglie che sanno di tappo ritornano in cantina e il danno per un piccolo produttore può essere pesante ma con il tappo a vite questo problema non esiste più. 

Qualche anno fa si è usato lo Stelvin su un vino importante, il Clare Valley Semillon 1999, per un test durato ben dieci anni, e condotto dall' Australian Wine Research Institute, bene all'apertura delle bottiglie i numerosi degustatori internazionali hanno trovato un vino evoluto, importante senza nessuna ossidazione. 

Il tappo a vite diventerà sempre di più una garanzia per consumatori e produttori, ma questo quand'è che lo impareranno i ristoratori?



Questa è l'evoluzione del colore nei dieci anni di affinamento con il tappo a vite