Torniamo a parlare di vino...

...e parliamo anche di chi per quest'anno non riuscirà a produrlo viste le grandinate delle ultime settimane. Il Moscato di Scanzo non lo troveremo con il millesimo 2016 e pensare che sembrava tutto andasse al meglio; un nuovo presidente Paolo Russo dell'Azienda La Corona, ed un nuovo consiglio direttivo di cui Manuele Biava eletto vicepresidente e gli altri incarichi assegnati ai consiglieri Sereno Magri, Giovanni Marchesi, Stefania Castoldi e Giorgio Barcella per la selezione fiere, gli eventi ed i concorsi. Per i rapporti con le istituzioni e con la "Strada del Moscato di Scanzo"  Maurizio Pagnoncelli Folcieri, i rapporti con Ascovilo Paolo Russo. I rapporti con le associazioni Ais, Onav, Fisar, Slow Food Manuel Biava, sempre Biava per la promozione ed il marketing insieme a Pagnoncelli Folcieri, ed i rapporti con la stampa che saranno tenuti da Biava insieme al Presidente Paolo Russo.

Da segnalare che per qualche mese si è presentato l'appuntamento con il "Sabato del produttore" 
Il Consorzio infatti ha dato il via ad una buona iniziativa che ha visto ogni settimana protagonista una cantina diversa, dove ogni produttore a turno è stato protagonista di un assaggio del suo vino con diverse pietanze in abbinamento proprio nella sede del Consorzio di Via Colleoni a Scanzorosciate.
L’enoteca consortile del Moscato di Scanzo, lo ricordiamo, è aperta tutto l’anno da Martedì a Sabato dalle 9,00 alle 12,30.
Sono le grandinate di Giugno che hanno colpito violentemente tutto il territorio di Scanzo e del suo Moscato a far parlare di un territorio martoriato, dove il raccolto è andato completamente distrutto e le piante avranno bisogno di parecchi anni prima di tornare a regalarci un grappolo da sogno, tenendo presente che per l'anno prossimo il raccolto subirà comunque una riduzione del 30%
Sono state molte le dimostrazioni di amicizia nei confronti del Moscato di Scanzo e dei suoi produttori da parte di affezionati bevitori e qualche ristoratore, ci aspettiamo che la ristorazione Bergamasca dia un segno tangibile,  in questo momento nero per la viticoltura di Bergamo nella maniera più semplice del mondo, proponendo finalmente alla clientela un calice di Moscato di Scanzo.