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Abbiamo ricevuto per conto della Cantina Terre d'Oltrepò di Broni la notizia che il Presidente Andrea Giorgi ha voluto sintetizzare e che pubblichiamo volentieri:

Il Presidente Andrea Giorgi prende le distanze dall'operato svolto nell'ultimo anno dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese ed in particolare non condivide la gestione dell'attuale presidente Luigi Gatti



Il presidente di Terre d’Oltrepò, Andrea Giorgi, boccia senza giri di parole la gestione dell’ultimo anno del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Una presa di posizione che si basa su alcune situazioni che si sono venute a creare con la presidenza di Luigi Gatti che hanno portato Giorgi, per divergenze sull’operato, ad abbandonare l’ultimo consiglio di amministrazione.
“Ci sono aspetti estremamente positivi come l’assunzione del direttore Veronese – spiega il numero uno del colosso vitivinicolo oltrepadano - Altri invece non sono concepibili. Ad esempio l’immobilismo presidenziale nell’affrontare questioni organizzative: non è tollerabile, come non è comprensibile, la chiusura rispetto all’aiuto che possono dare gli altri consiglieri e soprattutto i vicepresidenti. Per non parlare delle mancate risposte ai consiglieri o i silenzi su questioni che sono state sollevate. In questo contesto non è possibile lavorare e per questo motivo, mio malgrado, sono stato costretto a lasciare anzitempo l’ultimo consiglio. Proprio per questo spero che la consapevolezza e la responsabilità di tutti i consiglieri e dei produttori associati ponga fine ad una situazione surreale che da troppi anni si protrae. Dico tutto questo per il bene del nostro territorio. Per troppo tempo Terre d’Oltrepò è stato il facile capro espiatorio, ora gli altri dimostrino di assumersi le proprie responsabilità”.
Il presidente di Terre d’Oltrepò entra ancor più nel dettaglio delle situazioni contestate al presidente Gatti. “In questo anno la nostra cantina cooperativistica all’interno del consiglio – spiega - ha dato il proprio apporto in merito a decisioni importanti quali l’allargamento del numero dei consiglieri, le azioni per ripulire la gestione da precedenti ed incomprensibili decisioni che hanno minato credibilità e funzionamento del consorzio stesso. Oggi viene richiesto un ulteriore sforzo all’ente, non ci tiriamo indietro ma con delle doverose precisazioni. La riforma del diritto di voto all’interno dei consorzi è una giusta richiesta ma occorre puntualizzare che nel consorzio la nostra cantina non detiene assolutamente la maggioranza assoluta. Anzi, il voto risulta molto distribuito e diffuso. I problemi sbandierati negli ultimi mesi sorgono solamente per la mancata partecipazione dei soci alle assemblee. È infatti usuale, in Oltrepò, blaterare fuori e poi fuggire davanti alle scelte e alla responsabilità. Comunque se una riforma del voto in consorzio può servire, noi non ci tiriamo assolutamente indietro. Tutto questo per il bene di un territorio e per il bene dei produttori. Detto questo non possiamo partecipare e condividere alcune delle scelte operate nella gestione perpetrata in questo anno”

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L'emozione di conoscere persone vere !


E’ sempre un’emozione tornare in Sicilia, e ancora di più quando ritrovi vecchi amici che ti portano in Cantina per farti assaggiare i loro vini. Stiamo parlando di Tenute Cuffaro e di Rosario Cuffaro, produttore fac-totum dell’Azienda che ti presenta i suoi pezzi da novanta e ti senti così coinvolto che la degustazione diventa magia, con l’incontro dei sensi, dei profumi di cantina e di vino. Vedere il grappolo di uva appena raccolto in vigna e di fianco la bottiglia del vino realizzata. Il garbo con la quale Rosario ti racconta dei suoi vini creati da uve autoctone, quasi geloso del suo territorio, e si inorgoglisce quando gli parli di come vien fuori la tipicità da tutti i suoi vini. E’ soprattutto per queste emozioni che amo il mio lavoro, che mi permette di conoscere persone vere come Rosario Cuffaro e i suoi vini. 

Parliamo ad esempio dei suoi bianchi: 

Catarratto 2018 Giovanni Doc 12,5% Vol. 

Anche se giovane, il vino è generoso alla beva, i profumi vigorosi contrastano con il fruttato netto di pesca bianca e di una leggera spezia al pepe bianco. Poi il sorso netto, fresco, importante e generoso. Anche qui trovo una bella sapidità che mi porta ad un finale lungo che esprime l'importanza di un vino che si farà col tempo



Catarratto Doc 2016 Giovanni - 13% Vol. 

Ciò che fa di un vino un grande vino è soprattutto il territorio e poi la passione che trovi dentro ad ogni bottiglia. 

Il Catarratto 2016 perde quelle note di fiori bianchi e quelle nuance di gioventù per regalare al sorso profumi di frutti più maturi, l’evoluzione rende importante il vino e l’acidità rende ricca la beva, la piacevole sapidità ti porta ad un finale lungo che entusiasma 







Inzolia Doc Euphrasia 2018 - 12,5% Vol    

Ha nel sorso grandi capacità, emergono soprattutto l’erba appena tagliata e la pesca bianca. Una freschezza nella beva molto importante, esattamente come la sapidità quasi salina. Un bel finale che impone un secondo sorso. 




Rosato di Nero d’Avola Doc Lilianne 2018 - 13,5% Vol. 

Il colore è un Rosa Salmone Intenso, il naso regala un bouquet di rose e frutti rossi tra cui la ciliegia e le fragole. Il sorso è ampio, leggeri i tannini con una nota speziata e mediterranea. Il finale è piacevolmente sapido 


E poi dei Rossi:



Nero d’Avola ‘Saru Doc 2016 - 14% Vol. 

Inebriato dai profumi di amarena e prugna matura, mi regalo un sorso intenso, ricco. Poi sulle labbra mi ritrovo una sensazione di spezia, un pepe nero docile come il tannino che ritrovo insieme alla piena sapidità. Un finale lungo che ti lascia la sensazione di amarena in bocca. 







Nero d’Avola Filippo II Doc Sicilia 2016 - 14% Vol.

Colpisce il sorso carico di sensazioni e profumi, dapprima la ciliegia matura, poi sempre quello speziato di pepe nero, la finezza in un sorso elegante, i tannini setosi sul palato, poi quasi salino e nel finale un retrogusto di frutta rossa che richiede un sorso supplementare. 




Complimenti a Rosario Cuffaro e a tutta la sua Famiglia per aver creato un’Azienda viva, con uve sane e vigneti seguiti con cura e passione, per arrivare ad ottenere vini di qualità






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Italia in Rosa, 12esima edizione 
con numeri da record 

La Penisola dei vini rosa rialza la testa: dal 7 al 9 giugno a Moniga del Garda (BS) torna “Italia in Rosa”, la prima e più importante vetrina nazionale dedicata alla “terza via” del buon bere all’italiana, che giunge al capitolo della dodicesima edizione vantando numeri sempre più rappresentativi. Ben 191 le cantine che quest’anno si preparano a sbarcare al Castello di Moniga, per un grande banco d’assaggio che metterà in scena circa 261 etichette “rosa” provenienti da ogni angolo d’Italia raggruppate in 82 postazioni. 

In pole position i territori di Rosautoctono, il nuovo Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano nato a Roma il 26 marzo dalla partnership tra Valtènesi ed altri cinque consorzi di tutela di grandi rosati Doc italiani da uve autoctone (Chiaretto di Bardolino, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel Del Monte, Salice Salentino e Cirò). Un organismo che terrà proprio a Moniga il primo Cda della sua storia, la cui costituzione ha consentito di allargare la platea della manifestazione alle zone più vocate, senza trascurare le produzioni più significative di altre zone d’Italia: In pole position quindi Puglia, Abruzzo, Veneto, Lombardia, ma anche la Sicilia che in questa edizione sarà rappresentata ai massimi livelli dal Consorzio Etna Doc. Fra gli ospiti anche Degusto Salento, i Vignaioli Veneti, Fivi Toscana e l’associazione Rosae Maris. 

Nello splendido Castello vista lago di Moniga l’appuntamento per il pubblico, arricchito da degustazioni guidate ad ingresso gratuito (da prenotare a info@italiainrosa.it), area food con tipicità del territorio come i magnifici formaggi del caseificio Alpe del Garda di Tremosine ed altri momenti di approfondimento sensoriale: apertura dalle 17.30 alle 23, ticket 15 euro più 3 euro di cauzione per sacca e bicchiere con degustazioni illimitate, biglietto acquistabile anche online con cassa riservata per il ritiro del bicchiere e pagamento cauzione. Casse chiuse alle 21.30: in ognuna delle tre giornate non verrà superato il limite massimo dei 2000 accessi, ed anche per questo la prevendita è consigliata per assicurarsi l’entrata. 

Poco distante, Villa Galnica di Puegnago, sede del Consorzio Valtènesi, ospiterà il consueto appuntamento di approfondimento tecnico sul mondo dei vini rosa in programma per la mattina di sabato 8 alle 10: il convegno prevede una prima parte dedicata a Rosautoctono, durante la quale i protagonisti dei sei consorzi presenteranno i primi programmi del neonato istituto. A seguire la presentazione dei dati relativi ai cinque anni di ricerca sulla caratterizzazione del Valtènesi efettuati in collaborazione con il Centre du Rosé di Vidauban in Francia, il più importante centro di ricerca sui vini rosa esistente al mondo: un’analisi dettagliata non solo olfattiva ma chimico fisica per capire il profilo sensoriale del prodotto locale ed elaborare un pensiero rosa sulla scorta di un progetto di grande utilità anche per le altre realtà produttive del comparto.



Tutti i dettagli e gli aggiornamenti in tempo reale sul sito www.italiainrosa.it.






Il Riesling in Valcamonica
Una bella realtà quella di Enrico Angeli 
dell’Azienda Concarena di Capodiponte

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Ci siamo trovati in un folto gruppo di professionisti e amanti del vino, competenti e con la voglia di confronto su uno dei vitigni più carico di energia, chiacchierato e sicuramente amato negli anni, il Riesling.
Siamo a Capodiponte Alta Valle Camonica, l’Azienda Concarena è nata per convinzione di Enrico Angeli sulla spinta del papà Angelo che ha sempre creduto in quel territorio e nelle sue uve.

 Molti sanno del mio coinvolgimento al Concorso Mondiale dei vini d'Alsazia dove ogni anno ci troviamo di fronte a Riesling provenienti da ogni parte del mondo, e proprio per questo mi sento di dire quanto siano importanti il territorio, le lavorazioni in Cantina, ma soprattutto quanto influisca la filosofia del produttore.

Enrico Angeli nel 2008 coltiva le prime uve dedicate al Marzemino e al Riesling, la prima vendemmia nel 2012 con il Rosso già segnalato come uno dei vini da consegnare alla memoria e poi la sfida, la ricerca e lo studio per un Riesling da medaglia.
E così arriva la nostra verticale con le annate 2016 - 2015 poi la 2014 la 2013 e la prima nata, la 2012.
Enrico ci racconta alcune considerazioni come ad esempio l’aver imparato, dal 2017 a gestire le condizioni climatiche estreme di fine maturazione. Con grandi escursioni termiche, dove le minime sono inferiori ai 10 gradi di notte (6 mediamente la mattina) e vento di giorno in modo da poter raccogliere dai nostri vigneti una percentuale di uva colpita da botritys cinerea, la famosa muffa nobile che si concentra e impreziosisce il frutto. Inoltre ci svela una scommessa quella con lo Chardonnay ed il Pinot Nero, e scopriremo – dice - se climi freschi come il nostro e terreni calcarei potranno davvero fare la differenza, ma ne riparleremo tra qualche anno.

Le Degustazioni

Riesling “Videt” 2016 - Grande acidità, fruttato con piacevoli note floreali, emerge la gioventù e l’eleganza, la vivacità e mineralità. Bel finale lungo. Abbinato a questo vino le note dei violini suonati da Chiara Del Simone e Chiara Geronimmi e il Boccherini con  il suo “Presto Assai”

Riesling “Videt” 2015 - Naso pulito, fresco e molto profumato, fiori gialli. In bocca è incisivo, una bella acidità con note di un leggero idrocarburo, finale lungo. In abbinamento W. Amadeus Mozart dal Don Giovanni “La ci darem la man”
Riesling “Videt” 2014 - Anche se l’annata è stata segnata della pioggia, la vendemmia è stata importante come il vino in degustazione, con un naso delicato, una buona acidità, la bocca pulita e alte note di finezza. L’abbinamento con ottimo “Ragtime” V.D.

Riesling “Videt” 2013 – In bocca ricorda il 2015, una grande evoluzione, ricco al naso e in bocca quasi grasso, intenso, con la musica che lo accompagna, il naso rimane lungo come il sorso ! Finale carico di armonia, ottima sapidità che nel finale diventa quasi salino. Abbinato Bela Bartok “Danze Rumene”

Riesling “Videt” 2012 – Naso pungente e corpo sorretto ancora da una piacevole acidità, nel sorso ricordi di mare, incisivo e salino al palato, qui si sentono gli anni, il finale da l’dea di salmastro e minerale ! In abbinamento una “Suite per due violini” V.D.

E’ stata un’ottima degustazione, dove abbiamo assaggiato la storia della Cantina con le diversità tra le annate e le vendemmie. Magnifica anche la location a due passi dall’azienda che con le sue mura perimetrali che facevano da sostegno all’arco di confine per entrare in aperta campagna. Il consiglio è di degustare i vini di Enrico Angeli e di rimanere un paio di giorni a Casa Visnenza da lì sarete già pronti per un salto nella preistoria con la scoperta delle incisioni rupestri.

www.cantinaconcarena.it











La Fiera del Vino di Polpenazze celebra 70 edizioni nel ponte del  2 giugno




Sul Lago di Garda è partito il conto alla rovescia per la Fiera del vino Valtènesi-Riviera del Garda Classico Doc di Polpenazze (Bs), la più longeva rassegna enogastronomica gardesana pronta a tagliare il nastro della 70esima edizione con il patrocinio del Ministero per le Politiche Agricole. L’appuntamento è fissato in via eccezionale dal 31 maggio al 3 giugno, nel ponte della Festa della Repubblica: la coincidenza con l’election day del 26-5 ha infatti reso necessario lo spostamento della storica manifestazione, che per tradizione si tiene di solito nell’ultimo weekend di maggio.

“E’ la prima delle numerose novità con le quali vogliamo celebrare questo prestigioso anniversario – racconta il coordinatore Massimo Corazza -. Per la nostra comunità è motivo di orgoglio essere arrivati ad un traguardo così importante: sono poche le Fiere che possono vantare una storia così lunga ed articolata, partita dal Dopoguerra per arrivare fino ad oggi con un successo in costante crescita”. Da qui la decisione di festeggiare con quattro giorni di eventi, degustazioni, assaggi nel centro storico medieevale di Polpenazze, balcone naturale dal quale si può godere una vista mozzafiato su vigneti ed uliveti della Valtènesi. Qui troveranno spazio gli stand delle cantine ospiti, con uno spazio riservato all’ormai classico Borgo Bio, dedicato esclusivamente alle ormai sempre più numerose aziende biologiche del comprensorio.

L’ingresso in fiera sarà libero, ma per le degustazioni dei vini presentati dai produttori sarà come sempre necessario munirsi di sacca e bicchiere, che anche quest’anno a causa di nuove normative legate alla sicurezza negli eventi di piazza non potrà più essere di vetro: l’amministrazione di Polpenazze ha quinti optato per un innovativo calice “Bio Based”, ovvero realizzato con una speciale bioplastica ricavata da biomassa vegetale, quindi derivante da fonte rinnovabile. Perfettamente simile ad un classico calice da degustazione, è riutilizzabile o comunque 100% riciclabile, e garantisce riduzione delle emissioni di CO2 e dell’impatto ambientale.

L’adozione di questo bicchiere, scelta importante per Comune che ha raggiunto livelli record nella raccolta differenziata dei rifiuti, ha comportato un sensibile aumento di spesa per gli organizzatori ma il costo al pubblico rimarrà come lo scorso anno fissato a 6 euro, cui sarà necessario sommare 1,50 euro per ogni degustazione agli stand. “E’ il nostro primo regalo del 70esimo al pubblico che da anni ci segue con tanto entusiasmo – spiega Corazza -. Inoltre all’acquisto di ogni bicchiere i visitatori riceveranno gratuitamente anche uno speciale gadget della Fiera, e per celebrare degnamente l’anniversario sarà anche disponibile per l’acquisto la t-shirt ufficiale dell’edizione 2019”.

Altra grande novità sarà l’ampliamento del parco fiera a via della Parola con un’area street food in cui troveranno spazio numerosi truck con produzioni locali e specialità da varie regioni italiane. Una tensostruttura garantirà un maggior numero di posti al coperto nell’area ristorante dedicata al classico Spiedo Bresciano, un must della fiera, e nell’area paninoteca. Centrale sarà infine come sempre il concorso enologico nazionale della Doc Riviera del Garda Classico-Valtènesi. Momenti di spettacolo, musica dal vivo, mostre e la possibilità di escursioni in mongolfiera (salita e discesa, gratis per i bambini) arricchiranno il cartellone dell’evento, che si chiuderà come sempre con un grande spettacolo pirotecnico.

Comune di Polpenazze del Garda
Fiera del Vino Valtènesi- Riviera del Garda Classico Doc
70esima Edizione, 31 maggio /1-2-3 giugno 2019